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Partite IVA

Novità per le Partite IVA dal Jobs Act

Il Jobs Act autonomi ha introdotto delle sostanziali novità che introducono norme e tutele che favoriscono i lavoratori autonomi e le Partite IVA:
  • Gli autonomi e professionisti, possono effettuare la detrazione al 100%, con limite annuo, delle spese sostenute, presso enti accreditati, per l’aggiornamento professionale;
  • Deducibilità integrale, con limite annuo, per le spese sostenute per i servizi personalizzati di certificazione di competenze, formazione e orientamento, riqualificazione, sostegno dell’autoimprenditorialità  erogati da organismi accreditati;
  • Possibilità di partecipare ai bandi pubblici e di finanziamento;
  • Possibilità di poter stipulare polizza assicurative, detraibili al 100%, per recuperare l’eventuale mancato pagamento delle proprie fatture come ad esempio compensi e parcelle;
  • Maggiori garanzie per le clausole contrattuali tra il committente ed il lavoratore autonomo, con divieto:
    • al committente di recedere dal contratto in maniera unilaterale, senza preavviso e senza un adeguato risarcimento nei confronti del lavoratore autonomo;
    • al committente di poter variare unilateralmente le condizioni del contratto, prevedendo termini per il pagamento delle fatture superiore a 60 giorni.

È stata inoltre ampliata la no tax-area per i lavoratori autonomi da 4.800 a 8 mila euro, e sono previste agevolazioni progressive per la fascia di reddito dagli 8 mila ai 20 mila euro.


Nuove tutele assistenziali

Con il Jobs Act autonomi il lavoratore autonomo può sospendere il pagamento dei contributi INPS in caso di malattia grave per tutta la durata dell’evento, e comunque fino ad un massimo di 2 anni. Terminato il periodo di malattia, il lavoratore ripagherà il debito contributivo, ossia, i contributi previdenziali sospesi durante la malattia, in rate mensili per una durata massima pari a 3 volte il periodo di sospensione.

È prevista anche un’ indennitá  di maternità per le lavoratici autonome, indipendente dall’effettiva sospensione dell’attività lavorativa. La lavoratrice potrà continuare a lavorare pur essendo sotto maternità pagata dall’INPS.

Per ottenere il riconoscimento del diritto, è sufficiente presentare l’apposita domanda di indennità di maternità INPS presso i nostri sportelli territoriali.

Congedo parentale autonomi: con il nuovo Jobs Act aumenta sia la durata del periodo di astensione dal lavoro che passa dai 3 mesi ai 6 mesi, sia il periodo di fruizione che passa da 1 anno a 3 anni del bambino, equiparando sotto questo aspetto, i lavoratori autonomi con i lavoratori dipendenti.


Notizie correlate

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