Riforma dello sport
Riprende il dialogo sulla Riforma dello Sport e Lavoro Sportivo, varata nelle scorse settimane dal Consiglio dei Ministri, in attesa della pubblicazione del Decreto Legislativo in Gazzetta Ufficiale e della nomina del Sottosegretario con delega allo Sport. I sindacati di categoria Slc Cgil, Nidil Cgil, Fisascat Cisl, Felsa Cisl, Uilcom e Uiltemp, al tavolo in modalità telematica con il Capo Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri Giuseppe Pierro, hanno sollecitato la definizione di una strategia per la ripresa e la sostenibilità del settore Sport, nonchè sugli stanziamenti a sostegno dei lavoratori del comparto, stimati in oltre 100mila lavoratori dipendenti e più di 500mila collaboratori sportivi.
Tempo due anni per il varo dei Decreti Correttivi; il confronto proseguirà su tavoli tematici ad hoc sulla nuova normativa non ancora entrata in vigore.
I temi all'ordine del giorno, oltre all'attuazione della riforma del settore, sono stati i ritardi nel pagamento delle indennità dei precedenti decreti ristori, la definizione delle indennità per il settore sportivo nel prossimo decreto sostegni, l'assegnazione della delega allo Sport e la riapertura delle attività sportive.
Rispetto al tema delle indennità, abbiamo avuto assicurazione da una parte che il decreto sostegni, previsto presumibilmente per la prossima settimana, conterrà le indennità per le lavoratrici e i lavoratori sportivi a copertura dei mesi ancora scoperti e dall'altra parte che il Dipartimento ha aperto le interlocuzioni necessarie a sanare le anomalie emerse dalle precedenti indennità.
Nell'apprezzare l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri della riforma del settore, abbiamo condiviso la necessità della prosecuzione del confronto tra le OO.SS. e le Istituzioni competenti rispetto agli interventi legislativi di modifica e applicazione del provvedimento.
Il settore dello Sport, a causa della pandemia, sta attraversando un momento di grande sofferenza; per rilanciarlo nella sua funzione sociale, di benessere e salute, dandogli il suo valore economico e occupazionale, occorre uno scatto in avanti anche grazie al riconoscimento di diritti fondamentali a tutte le lavoratrici e i lavoratori del settore.
Le OO.SS. hanno auspicato «interventi di sostegno dedicati al settore duramente provato dalla crisi pandemica e dalle misure per contrastare il contagio» e «la convocazione dei tavoli tematici ministeriali, che coinvolgeranno i sindacati di categoria di Cgil Cisl Uil, anche finalizzati ad una corretta informazione rivolta a lavoratrici e lavoratori e imprese del settore».
- Visite: 1140