5 maggio sciopero co.co.co. ex LSU
Le categorie Felsa CISL, NidiL CGIL, UIL Temp in rappresentanza dei lavoratori co.co.co ex LSU assimilati ATA, aderiscono allo sciopero generale del 5 maggio
Le categorie Felsa CISL, NidiL CGIL, UIL Temp in rappresentanza dei lavoratori co.co.co ex LSU assimilati ATA, aderiscono allo sciopero generale del 5 maggio
Oltre 10.000 a Roma e diverse migliaia in tutta Italia sono i lavoratori e studenti che oggi a gran voce hanno dato una smossa al Governo arroccato su un Decreto che prevede tutt’altro che la buona scuola.
altro che inclusione e allargamento della protezione sociale
Da 200 a 350 euro la somma che potrà essere percepita in base al reddito 2021.
Successivamente all’erogazione a favore di lavoratrici e lavoratori dipendenti, come stabilito dal Decreto Aiuti Ter, dal 26 settembre anche i lavoratori autonomi iscritti all’Inps e i professionisti associati alle Casse di previdenza private potranno fare richiesta del bonus 200 euro. Come nel caso delle altre categorie, fissato in 35.000 euro il limite di reddito sul 2021 per poter inoltrare richiesta.
I potenziali beneficiari per ottenere il bonus 200 euro (reddito complessivo 2021 non superiore a 35.000€) e l’eventuale integrazione di 150 euro (reddito complessivo nel 2021 non superiore a 20.000€) devono inviare la domanda online all’ente di previdenza di riferimento, e in caso di doppia iscrizione a una cassa di previdenza privata e all’INPS, la richiesta dovrà essere inviata necessariamente a quest’ultimo.
In fase di domanda, che si può presentare sul sito INPS attraverso SPID, sarà necessario dichiarare di possedere i seguenti requisiti:
• essere lavoratori autonomi/liberi professionisti, non titolari di pensione;
• non essere percettori della stessa indennità in altra formula;
• non aver percepito nell’anno di imposta 2021 un reddito complessivo superiore all’importo di 35.000 euro e per ottenere anche l’integrazione di 150 euro non superiore a 20.000 euro;
• essere iscritti alla data del 18 maggio ad una delle gestioni previdenziali dell’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) o degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza ed assistenza di cui al decreto legislativo 30 giugno 1994, n. 509, e al decreto legislativo 10 febbraio 1996, n. 103;
• Il pagamento sarà effettuato in ordine cronologico di presentazione delle istanze.
Sarà possibile presentare la domanda fino al 30 novembre.
Si è tenuto ieri mattina il presidio dei lavoratori ex LSU co.co.co. assimilati ATA di fronte al ministero dell’Istruzione.
Si sono incontrati in data odierna le Organizzazioni sindacali Felsa-Cisl, NIdiL-Cgil, Uiltemp con i livelli politici ed amministrativi del MIUR per affrontare i vari problemi dei lavoratori ex LSU, operanti fin dal 2001 in qualità di cococo nelle segreterie amministrative degli istituti scolastici.
La UILTemp apprende con cauta soddisfazione l’interessamento della Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri,
Dopo gli impegni presi dal Ministro dell’istruzione, in sede istituzionale volti a trovare utili soluzioni per la stabilizzazione dei co.co.co. in servizio presso le segreterie delle scuole statali
FeLSA NIdiL UilTemp e le Organizzazioni della Società Civile AOI e LINK 2007 rinnovano la disciplina di settore: indennità aggiuntive e più tutele per i lavoratori.
A seguito dell'incontro tenutosi oggi tra la OO.SS. ed il MIUR per discutere della situazione circa 800 co.co.co. operanti personale ATA nella scuola
Ancora appese le sorti di 147 lavoratrici e lavoratori somministrati dall'agenzia Kelly Services presso il call center Ecare in quattro siti a L'Aquila, Roma, Bari e Torino.
Soddisfazione sindacati FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp
Roma, 6 dicembre 2023 - Siglata a Roma, dopo una lunga trattativa tra i sindacati FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp e le associazioni di categoria AOI e LINK 2007, l’ipotesi di intesa per il rinnovo dell’accordo collettivo nazionale che regolamenta le collaborazioni coordinate e continuative nel settore della cooperazione nazionale e internazionale.
Soddisfazione per le Organizzazioni sindacali: “il risultato raggiunto dopo mesi di confronto serrato con le associazioni che rappresentano gran parte del mondo delle organizzazioni della società civile (OSC), garantirà alle migliaia di collaboratrici e collaboratori del settore un sostanziale miglioramento delle condizioni di lavoro complessive sul piano del salario, delle tutele sociali e della rappresentanza.”
“Riconoscendo l’enorme impegno e le difficoltà in cui opera l’intero settore della solidarietà internazionale e nazionale, sin dall’avvio della trattativa, abbiamo messo al centro del confronto la condizione di chi lavora con passione e dedizione oltre che, come spesso accade, con esposizione a rischi personali enormi – spiegano FeLSA CISL, NIdiL CGIL, UILTemp – Le proposte sui tanti problemi che avevamo posto nella nostra piattaforma rivendicativa, partivano proprio dal presupposto che nel mondo della cooperazione e della solidarietà sono le persone e il loro lavoro il motore di tutti i progetti e le attività realizzate in Italia e all’estero e in virtù di ciò era necessario garantire un’adeguata valorizzazione del loro contributo.”
Fra i punti qualificanti dell’ipotesi di intesa: l’aumento dal 6% al 9% della maggiorazione sui minimi retributivi applicati; il riconoscimento di 15 giorni di congedo matrimoniale retribuito oltre a ulteriori 15 giorni di permessi retribuiti per gravi motivi; 21 giorni complessivi di malattia retribuiti al 100% e aggiuntivi rispetto alle indennità riconosciute dall’INPS; indennità una tantum per maternità/paternità aumentata da 800 a 1.000 euro e raddoppiata a 2.000 euro in caso di mancato accesso all’indennità INPS; un’articolazione dell’attività lavorativa riconosciuta entro l’anno di vita del bambino/a alla madre lavoratrice – e in alternativa al padre – per garantire una maggiore conciliazione fra lavoro e genitorialità, riducendo il tempo di lavoro di almeno 2 ore giornaliere; una rimodulazione degli inquadramenti professionali; l’introduzione di un diritto di precedenza che garantisca maggiore continuità occupazionale nel settore; un sostanziale rafforzamento delle forme di assicurazione integrativa e infine, ma non meno importante, vengono definite le regole che per la prima volta nel mondo delle OSC daranno gambe alla rappresentanza sindacale.
La parola passa adesso alle lavoratrici e ai lavoratori che nei prossimi giorni, discuteranno e valuteranno l’ipotesi di Accordo sottoscritta, compresi le tante e i tanti cooperanti che operano all’estero e che verranno coinvolti con modalità di partecipazione da remoto.
Incremento economico del Fondo di Solidarietà di Settore che, attraverso il Trattamento di Integrazione Salariale (TIS), garantisce a tutti i Lavoratori in somministrazione la fruizione degli stessi ammortizzatori sociali previsti per i dipendenti diretti. Con il TIS in deroga è inoltre garantita la copertura economica dei lavoratori in somministrazione anche in mancanza di attivazione di ammortizzatori sociali da parte dei diretti
Per il mese di marzo, è prevista una indennità di 600 € per i titolari di partita iva, i collaboratori coordinati e continuativi iscritti alla gestione separata Inps, lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatorie. Per i lavoratori autonomi, è necessario avere una partita iva attiva alla data del 23 febbraio 2020.
Questa indennità riguarda anche i collaboratori sportivi, i lavoratori stagionali del turismo, del settore termale e del settore agricolo.
A far data da 23 febbraio 2020, sono sospesi i licenziamenti intimati per giustificato motivo oggettivo.
Le domande di NASPI (disoccupazione lavoratori dipendenti) e DISCOLL (una tantum collaboratori, assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca con borse di studio), sono posticipate di 60 giorni, per gli eventi di cessazione involontaria di lavoro a far data dal 1 gennaio 2020 e fino al 31 dicembre 2020. Si passa così da 68 giorni a 128 giorni utili per la presentazione della domanda. Sono sospesi dal 23 febbraio al 1 giugno, i termini di decadenza e prescrizione relativi alle prestazioni previdenziali, assistenziali e assicurative erogate da INPS e INAIL.
I lavoratori in somministrazione con disabilità, o che abbiano nel proprio nucleo familiare persone come disabilità, hanno diritto, compatibilmente con la propria attività e fino al 30 aprile 2020, a lavorare in modalità agile.
Dal 5 marzo al 3 aprile, è previsto un congedo parentale straordinario (fruibile in modalità alternativa) di 15 giorni per i lavoratori dipendenti pubblici e privati, collaboratori e autonomi, con figli fino a 12 anni con una indennità pari al 50% della retribuzione. Per i genitori con figli minori da 12 a 16 anni è riconosciuto il diritto di astenersi dal lavoro senza l’indennità. In alternativa al congedo è previsto un voucher di 600 euro. Per i lavoratori impiegati nel settore sanitario e della sicurezza, difesa e soccorso pubblico il voucher è di 1000 euro. I lavoratori dipendenti con gravi disabilità o che abbiano nello stesso nucleo, un familiare con disabilità hanno diritto al lavoro agile fino al 30 aprile. I lavoratori con ridotta capacità lavorativa hanno priorità al lavoro agile. Incrementato di 12 giorni per i mesi di marzo e aprile i permessi mensili retribuiti per disabilità grave, art.33 comma 3 legge 104.
Il periodo è equiparato alla malattia, è quindi necessario produrre il certificato medico. Il predetto periodo non computerà ai fini del calcolo del periodo di comporto.
Premio di 100 € da rapportare al numero di giorni di lavoro svolti nella propria sede di lavoro nel mese di marzo per i dipendenti con un reddito da lavoro dipendente nel 2019 non superiore a 40.000 €. Le APL erogheranno il premio a partire dalla retribuzione di aprile 2020 e comunque entro l’anno.
Per 9 mesi, dall’uscita del decreto, per i lavoratori autonomi e liberi professionisti che abbiano subito un calo del proprio fatturato superiore al 33%, possono richiedere la sospensione del mutuo compilando un’autocertificazione.
CERCA LA SEDE UILTEMP PIÙ VICINA
Al titolo II, il Dlgs. 4 marzo 2015, n. 22, in attuazione della delega della L. 183/2014, introduce in via sperimentale, per tutto il 2015 un nuovo trattamento di sostegno al reddito per i collaboratori
Roma, 18 aprile 2020. - UILTemp, NIdiL Cgil e FeLSA Cisl tornano a chiedere al Governo il sostegno per i lavoratori somministrati, atipici e autonomi, cioè quelle categorie che sono più a rischio nel protrarsi della crisi legata al Covid-19. “Vanno messe in campo nuove e più larghe misure di sostegno per i lavoratori più fragili, impiegati in settori chiusi per decreto oppure che hanno perso occasioni di lavoro nei settori più colpiti come turismo e spettacolo” è il grido d’allarme dei Sindacati.
Riguardo alla somministrazione di lavoro “va urgentemente rifinanziato, come richiesto al ministero, il Fondo di solidarietà di settore che ha assicurato il puntuale pagamento delle integrazioni salariali a 110mila lavoratrici e lavoratori. Va chiaramente esplicitato il principio di parità di trattamento nella pubblica amministrazione, con conseguente pagamento dei lavoratori somministrati al pari dei dipendenti pubblici e bisogna rimuovere tutti i limiti che non garantiscono le medesimecondizioni. Inoltre, nel settore sanitario, nei percorsi di stabilizzazione da cui la legge Madia li esclude, vanno inclusi i circa 7mila operatori sanitari somministrati. Sarebbe anche unriconoscimento a chi sta lottando sul fronte contro il Covid-19”.
“Con le misure di marzo è stato dato un primo importante segnale di attenzione –affermano le Organizzazioni sindacali che poi quindi avanzano le loro proposte anche per chi ha perso l’impiego e i lavoratori autonomi – Il calo della domanda di lavoro in corso rende necessario un prolungamento di almeno 60 giorni - senza penalizzazioni - delle indennità di disoccupazione in essere, Naspi per i dipendenti e Dis-coll per i collaboratori. Questo darebbe respiro a una parte di disoccupati senza alcuna concreta possibilità di reimpiego immediata”.
Rispetto all'indennità per gli stagionali del turismo, va chiarita la possibilità di accesso atutti i lavoratori, anche collaboratori e somministrati.
In merito alla situazione di collaboratori e professionisti iscritti alla Gestione Separata UILTemp, NIdiL Cgil e FeLSA Cisl chiedono che venga rifinanziata e aumentata l’indennità di 600 euro e che venga rimossa la discriminazione che li ha esclusi dalla copertura infortunistica nei periodi di quarantena e dai congedi parentali. Per i professionisti iscritti alle casse private va eliminato il requisito dell’esclusività dell’iscrizione che ha portato molti lavoratori a non potere accedere a nessun sostegno economico.
Per i collaboratori sportivi, inseriti per la prima volta in un sistema di tutele grazie alla pressione esercitata dal Sindacato, va rifinanziata e aumentata l’indennità di 600 euro, nonché aumentato lo stanziamento previsto per marzo nel caso in cui non venga coperta l'intera platea dei possibili beneficiari.
"Gli esclusi da tutto, milioni di lavoratori disoccupati senza tutela e autonomi occasionali (come i rider ma non solo) hanno invece urgente bisogno di un sostegno alreddito – concludono i Sindacati – Da questo punto di vista, si possono utilizzare nell’immediato i 100 milioni ancora non spesi del Reddito di ultima istanza, previsti dalDecreto n. 18 di marzo e sui quali il ministero del Lavoro non ha ancora decretato. Risorse, queste ultime, ovviamente insufficienti e che dovrebbero essere largamente rimpinguate con uno strumento eccezionale di sostegno al reddito, anche per ridurre il crescente disagio sociale”.
Comunicato congiunto di Uiltemp, Nidil e Felsa
I soldi per aumentare le prestazioni agli iscritti alla gestione separata Inps ci sono! Basta rimuovere requisti assurdi e misure insufficienti
Gli iscritti alla gestione separata versano un'aliquota pari rispettivamente al 30,72 e al 27,72% a seconda si tratti di collaboratori o di titolari di p.Iva.
Titolari di rapporti di collaborazione, già in essere alla data del 23 febbraio 2020 e ancora pendenti al 17 marzo 2020, esclusi dalle altre misure previste dal DL “Cura Italia”. Il rapporto di collaborazione deve essere con Federazioni Sportive Nazionali, Enti di Promozione Sportiva, Discipline Sportive Associate, Società e Associazioni Sportive Dilettantistiche, iscritte e riconosciute dal CONI.
Priorità a coloro che nel 2019 non abbiano percepito compensi superiori a 10.000 euro complessivi.
L’indennità non è cumulabile con altre prestazioni e indennità previste dal Decreto Legge Cura Italia. Non possono chiedere l’indennità i titolari di Partita Iva, le persone iscritte alla Gestione Separata dell’INPS, e tutti coloro che hanno altri redditi da lavoro e/o reddito di cittadinanza. Il fondo ha uno stanziamento pari a 50 milioni di euro, e l’indennità sarà erogata direttamente
da Sport e Salute Spa sul conto corrente indicato dal richiedente.
Dal 7 al 30 aprile 2020 esclusivamente on line attraverso la piattaforma informatica di Sport e Salute SpA (come da decreto attuativo del 6/4/20).
La procedura prevede tre fasi:
Allegare:
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Il 5 marzo, l’assemblea dei lavoratori di Italia Lavoro S.p.A. ha dato mandato a Cgil, Cisl, Uil e Fabi per la proclamazione immediata dello stato di agitazione e l’apertura ufficiale della vertenza con azioni nei confronti dell’azienda e del MLPS con le seguenti azioni sindacali: